Trekking Naracauli, Piscinas, Scivu
Durata giornaliera
Chilometri totali: 15,6
Dislivello: 150 metri
Percorrenza: 6 ore
Un trekking spettacolare con partenza nel cuore dell'aria mineraria di Naraculi dove per decenni la mano dell'uomo ha violentato questo tratto di costa sarda estraendo i 'preziosi' piombo, zinco e argento. Proprio così, dagli anni '60 la Sardegna diviene uno strategico giacimento minerario e Naracauli sarà proprio uno dei villaggi che nascerà dal nulla. Tra minatori e famiglia, ben 6000 persone si spostarono a 'vivere' in quest'area dove ora rimangono paesi fantasma e dove la natura selvaggia lentamente riprende possesso del creato.
La prima parte della giornata sarà dedicata alla rincorsa del Rio Naracauli, fiume che con il suo lento incedere ha creato la grande vallata che ci porterà alle lunghe e spettacolari dune costiere di Piscinas. Attraverseremo il vecchio villaggio minenario dove domineremo tutto il paesaggio circostante respirando l'aria spettrale che caratterizza la zona. Guardando verso il mare alla nostra sinistra domina il Monte Crabulasseddu (358 mt) mentre alla nostra sinistra svettano Punta Su Salixi (307 mt) e Punta Sa Murta (318 mt). Una volta giunti alla laveria Pireddu raggiungeremo la vecchia centrale elettrica dove sarà enigmatico incontrare il famoso cartello 'Sardinia' pronto a ricordarci dove siamo.
Superata la zona Mineria Pireddu/Naraculi, iniziamo a costeggiare il Rio Naracauli attraversando gole profondamente scavate dal fiume. Quest'area subì un violento inquinamento dovuto naturalmente agli scarti dell'estrazione mineraria. Questi valli prendono sembianze quasi plastiche e innaturali così che rimaniamo un po' alieni nel contesto del paesaggio circostante..
Superata la stazione Tinacci e il campeggio Scioppadroxiu raggiungeremo per pranzo il grande deserto costiero di Piscinas. Piano piano la bassa macchia mediterranea diventa sempre più rada e la sabbia inizia a farsi strada così che ampie e alte dune ci circondano e sembrano sbarrarci la strada. Una terra adatta ai soli ginepri che forti si radicano persino qui! Siamo finalmente giunti al mare, qui ci sembra di poter respirare un po' di più. Qui del ricordo spettrale minerario rimangono soli i carrelli che trasportavano i minerali pronti per l'imbarco verso San Pietro.
Dopo aver pranzato ci possiamo muovere lungo tutta la fascia costiera che da Piscinas conduce a Scivu. Camminiamo ora sulla nuda sabbia, qui il trekking diventa particolare e forse un po' più impegnativo anche se privo di dislivello. Le lunghe distese di sabbia sono intervallate da qualche piccola scogliera siamo sempre più isolati dal mondo sperduti in questi granelli di sabbia. Quando ci approssimiamo alla fine della zona chiamata 'Is Arenas' (l'entroterra è occupato dalla colonia penale) compaiono lunghe distese di ottentotti che coloronano la via. Giunti verso Scivu, in direzione Sud comincia a fare capolino Punta Genna Stellas e la Vedetta di Arbus.
Il trekking di oggi termina proprio a Scivu ma faremo ancora un piccolo sforzo sabbioso per raggiungere la vicina spiaggia di Pischeredda per godere di uno spettacolare panorama di una baia che ricorda le lunghe spiagge della California ma a noi della California non interessa nulla, noi abbiamo la Sardegna.